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ix. la poetica di manzoni 219

rot, D’Alembert. Educato con Gravina, Aristotile, Orazio, possiede anche un certo spirito, ironia, brio, tolti dai Francesi. Con quella forma italiana modificata dalla influenza francese, espone teorie che si accostano a quelle dei Tedeschi e degli Inglesi. Ciò annunzia uno spirito originale, un uomo che prende quelle idee, ma se le assimila, le modifica, le fa sue, le trasforma secondo il proprio criterio.

In che sta l’originalità della concezione di Manzoni? Anzitutto il suo mondo morale e religioso non è quello di Goethe o di Schiller o di Shakespeare; è prodotto dal suo spirito, modificato dalla sua immaginazione. Egli sostiene che il vero, il buono, e la loro manifestazione, il bello, non sono prodotti né dall’immaginazione né dalla coscienza individuale, perché allora sarebbero qualche cosa di variabile: han sussistenza in qualche cosa di concreto e positivo, hanno una base obbiettiva. E qual è questo concreto? La religione gli dà la sua sanzione: è la storia dell’uomo rappresentato nella sua caduta, nella redenzione, nell’opera dello Spirito Santo, della Chiesa che continua l’atto della redenzione, nella risurrezione dell’anima, nell’altro mondo cui è destinata la vita terrena. Questo insieme, ch’è la sostanza degli Inni, come vedemmo, è ciò ch’egli chiama mondo dell’arte divenuto positivo, reale. Non dirò ora come l’abbia realizzato, avendo già esaminato gl’Inni, e volendo oggi guardare il critico, non l’artista.

Questo mondo morale e religioso realizzato nella storia divina, come arte che vi dà? Quale è il fondamento artistico di esso?

L’ideale poetico, o come dicevasi un tempo, eroico, è l’apoteosi della personalità: l’eroe è un carattere straordinariamente grande. Posto quel mondo, l’eroico, l’ideale è invece nell’abbassamento della personalità, nel riconoscere che quanto di grande è in noi, è merito del creatore; nell’essere umile. L’umiltà che nel mondo pagano, nel mondo ordinario dell’arte sarebbe un concetto idillico, qui è concetto eroico.

In questo abbassamento della personalità vedete il carattere del mondo morale e religioso di Manzoni. Il disprezzo delle pas-