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recensioni e frammenti |
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nitá del De Sanctis, che, come ha mostrato il Croce stesso, non si preoccupava eccessivamente della precisione formale del suo parlare. Questo per quanto riguarda la maggior «filosofia» del Croce; il quale inoltre si preoccupa di dare una certa politezza al linguaggio del maestro irpino, pieno di forme della lingua parlata e colloquiali. Cosi alla p. 22 il Croce sostituisce un adirato a un incolleritosi (terzo rigo del terzo capoverso), un andando ogni cosa a rovina all’originale andando ogni cosa a rotoli (rigo quinto dello stesso capoverso), un Orlando lascia... la corte, all’originale Orlando pianta... la corte (p. 23-24), un battono i Maganzesi a un più vivace suonano i Maganzesi. Questo in generale il carattere delle correzioni apportate dal Croce, con altre di lieve importanza, ad esempio la sostituzione di forme impersonali a forme colloquiali (si rinviene invece di rinvieni, Il centro del comico invece di V’ho detto che il centro del comico, e simili). In questa nostra edizione sono state restituite le forme originali; nella punteggiatura non si è invece seguito il manoscritto, che per questo lato è veramente troppo difettoso. Si è quindi conservata in generale quella del Croce, eliminando qualche virgola, delle molte che il filosofo napoletano aggiunge. La punteggiatura del De Sanctis è di tipo leopardiano, mentre quella del Croce è di tipo manzoniano, ma molto moderato. Ci siamo valsi invece di alcune correzioni crociane ad evidenti lapsus o del maestro che parlava, o dello scrivente, che sono obiettivamente sostenute dal contesto in cui si trovano. Le diamo qui di seguito: p. 57 r. 4: «sulla fine del secolo decimoquinto», Ms «nel principio del secolo XVI»; p. 59 r. i: «sei anni», Ms «otto anni»; p. 69 e 70, passim, «Wagner... Schmidt», Ms «Wagnerio... Schmidtio»; p. 70 r. 20 «Il Boiardo», Ms «Il Berni»; p. 79 r. 20, abbiamo lasciato le parole «e piú negletto», aggiunta del Croce, e che mancano in Ms; p. i2i, abbiamo lasciato i versi danteschi, aggiunti dal Croce dove in Ms c’era solo un rigo bianco; p. i30 r. u.: «un altro valorGibbon e», Ms «un altro lavoro» (correzione del Cortese: il Croce non pubblica questa parte); p. 132 r. 26: «un’orca», Ms «un’oca»; p. 135 r. i3: «la parodia della Cavalleria», Ms «la parodia della caricatura»; ivi r. 34: «follia d’Orlando», Ms «follia d’Ariosto»; p. i39 r. 4: «Versi prosaici», Ms «Un verso prosaico», che non concordava con le parole seguenti; ivi r. ii: «duro come un sasso», Ms «duro come un letto»; p. i50, abbiamo lasciato la citazione del Gibbon nel testo messo dal Croce; p. i5i r. i0: «non mai rivedere», «non mai rivederla»; p. i53 r. i2: abbiamo corretto noi «Vi delineerò» un