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Faremo ora un esame della edizione del Croce, la prima e la fondamentale, e poi di quella del Cortese; non daremo le varianti fra queste e la nostra, perché sarebbero troppo e inutilmente ingombranti, ma solo quanto basterá per mostrare i criteri che hanno guidato i due editori.

Il Croce nel pubblicare il saggio desanctisiano, omise le parti che piú si avvicinano alle corrispondenti della Storia, e alcune altre; e di queste parti egli dá brevi riassunti; il resto egli divise in capitoletti, apponendovi dei titoli. Ecco le parti pubblicate dal Croce, e le pagine corrispondenti della nostra edizione: Il «Morgante», «L’Orlando Innamorato», pp. 2i-87; L’Orlando furioso, diviso in vari capitoletti: L’Angelo Michele, pp. i00 (da «l’intervento di Dio...»)-i04; Rodomonte a Parigi, pp. i05 (da «Questa battaglia...»)-III; Alcina, pp. ii9-i23; Astolfo, Angelica, pp. i24-i33 (meno il primo capoverso del cap. 6); La pazzia di Orlando, Rodomonte, La morte di Rodomonte, Bradamante e Ruggiero (che il Croce inizia solo col rigo i6 della p. i48 del nostro testo), Cloridano e Medoro, Zerbino, Olimpia abbandonata, pp. i33-i691. Tutto il resto, cioè piú di un quarto del manoscritto, è dato in brevissimi riassunti, meno una parte della prima lezione, riguardante la mancanza di drammaticitá in Dante e Petrarca, che il Croce riporta in nota alle pagine 300-302 della sua edizione.

Quanto alle correzioni del Croce, «di pura forma», sono cosí continue, che, come giá si è avvertito, il riportarle tutte equivarrebbe a fare uno studio a parte. Ne diamo qualcuna: il primo capoverso a p. 2i è cosí reso dal Croce: «Tutte le cose serie hanno la loro caricatura, che si sviluppa quando il presente non è piú d’accordo con un dato ideale. È legge che i nipoti facciano la caricatura de’ nonni. Quello che suole accadere della religione, della filosofía e di tutti i costumi e le opinioni, quello accadde della cavalleria, quando fu guardata dall’occhio di una generazione beffarda». Come si vede, la sostanza effettivamente non è cambiata, e d’altra parte la maggior precisione del linguaggio filosofico (ideale sostituito a concetto) o storico (generazione invece di popolo), può allontanarci dalla genui-



  1. Questi i titoli dati ai vari capitoli dal Croce, che noi abbiamo conservato, come pure il titolo complessivo La poesia cavalleresca (col sottotitolo Pulci - Boiardo - Ariosto). Dalla edizione del Cortese abbiamo conservato i titoli del primo capitolo (La nuova letteratura) anche se ampliato da noi, e del terzo capitoletto della parte riguardante l’Orlando furioso, intitolato La Discordia.