Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggio critico sul Petrarca, 1954 – BEIC 1805656.djvu/108

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i02 saggio critico sul petrarca


sono un prodotto meccanico e artificiale, non hanno situazione, e perciò non hanno forma, nel senso elevato di questa parola.

L’anima del Petrarca è ricca di sentimenti e impressioni, e perciò la sua poesia è ricca di situazioni.

Poiché nella sua vita amorosa non c’è mai un io voglio, la situazione in fondo in fondo ha del comico, appena dissimulato. Questa irresolutezza è per lo piú seria, perché genera strazio e ansietá; ma quando il poeta l’esprime nella sua semplicitá direttamente, il comico ne scoppia suo malgrado. In un sonetto racconta d’un suo incontro con Laura, la quale sembratagli piú umana dell’usato, si fece animo a volerle dichiarare la sua fiamma. Ma è quel tale voglio (son. CXVII):

                                         Allor raccolgo l’alma, e poi ch’i’ aggio
Di scovrirle il mio mal preso consiglio.
Tanto le ho a dir che ’ncominciar non oso.
     
E una ironia che senz’accorgersene fa di sé stesso. Supponete un timido adolescente, che innanzi alla sua diva sta goffo, ed apre la bocca e resta con la bocca aperta; l’imbroglio che il volere e non osare dipinge sulla sua fisonomia produce un riso involontario. Un uomo di spirito con un mezzo riso di falso compatimento potrebbe dirgli: — Poveretto! avevi tanto a dirle, che non hai osato cominciare — . Questa è la scusa ironica, con la quale il Petrarca, per uscir dal ridicolo, ci cade piú presto. Ripensandoci sopra, s’indispettisce con una stizza un po’ comica, che si sforza d’esser tragica; e se la prende con la lingua, con le lacrime, co’ sospiri, che non voglion fare il loro ufficio innanzi a Laura, mentre lungi da lei lo tormentano sempre:
                                         Perch’io t’abbia guardato di menzogna
A mio podere, ed onorato assai,
Ingrata lingua, giá però non m’hai
Renduto onor, ma fatto ira e vergogna:
     Che, quando piú ’l tuo aiuto mi bisogna
Per dimandar mercede, allor ti stai
Sempre piú fredda; e se parole fai.
Sono imperfette, e quasi d’uom che sogna.