Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggio critico sul Petrarca, 1954 – BEIC 1805656.djvu/111

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vi. situazioni petrarchesche i05


                                         Ma risponderai Amor: Non ti rimembra
Che questo è privilegio degli amanti,
Sciolti da tutte qualitati umane?
     

Allontanandosi da Laura, tutto ad un tratto lo prende un dubbio, come, essendo il suo spirito con Laura, posson viver le membra prive di spirito: e con questa sottigliezza guasta un sonetto cominciato con tanta magnificenza ne’ suoi quartetti. Anche quando rappresenta direttamente il suo stato, non può tenersi per la inveterata abitudine dal generalizzarlo ed esprimerlo come la maggiore d’un sillogismo; la qual maggiore spesso comparisce con pretensiosa civetteria nell’ultimo verso, quasi un colpo tenuto in riserva da sorprendere e stordire, come:


                                    Chi può dir com’egli arde, è ’n picciol foco.

Che bel fin fa chi ben amando more.

Ch’a gran speranza uom misero non crede.
     

La natura del sonetto contribuisce a quest’abuso della riflessione, perché in que’ benedetti quattordici versi è cosa facilissima svolgere un pensiero unico, capace di misura e di analisi, ed è difficile rappresentare il sentimento nelle sue onde «capricciose ed immensurabili». E, secondo le regole, gli uditori soglion batter le mani e gridar: bravo!, quando, quale si sia il sonetto, l’ultimo è un bel verso, che contenga un bel pensiero, come si dice, cioè un pensiero concettoso. Da questo abuso della riflessione sono nate nella forma le sentenze e nel contenuto i concetti: e d’ambedue questi difetti non è penuria nel Petrarca. Si può dire che il maggior numero de’ suoi sonetti in vita di Madonna Laura sono parte freddure, parte concetti, spesso riflessioni galanti, ingegnose, ricercate, un di lá dell’impressione, l’impressione generalizzata e spiegata.

Non voglio esser troppo severo, so che certe teorie estetiche condannano questo stato riflesso; si può discutere se sia piú o meno poetico, ma certo ha esso pure la sua poesia. Vero è