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66 saggio critico sul petrarca


ritata o donzella? quale fu il suo marito? ebbe figli? fu ricca? fu nobile? e, innanzi tutto, è Laura una creatura reale o meramente poetica? non sarebbe ella un’allegoria, una personificazione; e, posto che no, fino a qual punto l’amò il Petrarca? di qual natura fu quest’amore? — . Confesso che non saprei rispondere a queste e simili domande, per la semplice ragione che non lo so, e che il Petrarca non me ne ha fatto confidenza. Del suo amore vive sol quello a cui ha dato un’esistenza poetica. Eh mio Dio! e che altro dunque rimane della storia fuori di quello che lo spirito fa suo? Tutto l’altro se ne stacca e imputridisce. Di Laura e del Petrarca qualche cosa è morto, ed era degno di morire; è rimasto ciò che lo spirito, ricevendo e riflettendo, ha eternato.

Giovane, inesperto della donna, il Petrarca riceve una profonda impressione alla vista di Laura. Fu per lui quasi la donna de’ nostri sogni giovanili; quando crediamo di averla trovata, ce le atterriamo innanzi come ad un essere soprannaturale. In questo primo stadio adoriamo, e non amiamo ancora: l’amore è timido e goffo, non osiamo di rivolgerle la parola, di trattar come nostro simile quella che ci fa battere il cuore. Il Petrarca la segue alle passeggiate, per i campi, in chiesa, non osa d’accostarsele. Dopo un par d’anni ha accesso in sua casa; mai non osa di dirle: — Io t’amo — ; parlano solo gli sguardi ed i gesti. Ben qualche volta, fatto ardito, vorrebbe dirle... ma uno sguardo severo lo arresta, e la parola gli si agghiaccia nella gola. In un momento d’audacia gli usci detto non so che, e Laura gli rispose con disdegno: — Io non son chi tu credi — . Di che rimase cosí esterrefatto il nostro innamorato, che si finge trasformato in cervo, come Atteone alla vista di Diana. Quest’amore durò ventun anno, e rimane l’ultimo giorno propriamente nello stesso stato quasi che il primo, senza sviluppo, senza successione. E perché qui il primo stadio dell’amore è tutto l’amore? Ci sono delle situazioni, che nella vita si chiamano false, e nella poesia infelici, quando nella vita non puoi tutt’osare e nella poesia non puoi tutto dire, perché hai di rincontro de’ principii ai quali tu credi, e com-