Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggio critico sul Petrarca, 1954 – BEIC 1805656.djvu/73

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iii. il mondo di petrarca 67


battere contro a quelli, gli è come combattere contro te stesso: c’è qui il dovere e la pubblica opinione che pesa sul poeta. Ben si sforza di credere e di far credere alla purezza del suo amore; ma non può fare illusione a sé, né può tenere nell’illusione gli altri. Talora conosce spaventato la gravitá della sua passione, e prende risoluzioni, col sentimento confuso che non ne fará nulla; talora la voce pubblica lo accusa, e innanzi all’altrui maldicenza, ed alla sua debolezza, il poeta s’allontana e fa lunghi viaggi. È cosí guardingo e misurato, che, parlando dei suo amore liberamente, non lascia mai che alcun sospetto caggia sopra di Laura; anzi, con un delicato olocausto del suo amor proprio, te la mostra sempre restia, e solo talora pietosa piú che amorosa; e, se alcuna rara volta le attribuisce un sentimento piú tenero, non lo afferma che in una forma dubitativa:

                                    Forse (o ch’io spero!) il mio tardar le lode.      

Mi direte: — Ma quando si tratta di passioni vere e profonde, o l’esistenza è spezzata, o il desiderio è placato — . È giusto; e qui l’uomo ci ajuta a comprendere il poeta. Natura delicata e impressionabile, senza durata e senza persistenza, il Petrarca potea aver delle emozioni, non delle passioni, delle emozioni piú o meno forti, che ora si accostano alla passione, e ora sfumano in modo che egli può scherzarvi sopra e farvi de’ concetti. Della passione era efficace sedativo la sua immaginazione, che dava uno sfogo alle ansietá del reale nelle divine consolazioni della poesia. Cosi, sciogliendosi dalle strette della realtá, e spaziando in una regione piú serena, ha potuto poetare sopra sé stesso:

                                    Chi può dir com’egli arde, è ’n picciol foco.      

Né molto grande dovea essere un foco potuto descrivere con tanta eleganza e leggiadria.

Cosa è dunque questo amore? É un sentimento indefinibile, a cui l’amante non sa assegnare un nome:

                                    S’amor non è, che dunque è quel ch’i’ sento?
Ma s’egli è amor, per Dio, che cosa e quale?