Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggio critico sul Petrarca, 1954 – BEIC 1805656.djvu/90

Da Wikisource.
84 saggio critico sul petrarca


Ma questa è tutta una storia artificiale, costruita da me, che ho innanzi un contenuto fatto immobile, come un dizionario, capace d’essere analizzato ed ordinato. Tutto questo c’è, ma senza genesi e senza connessione. Le impressioni esterne, l’umore, gli accidenti, circostanze casuali, svegliano sentimenti, che, prima d’esser maturi e produrre i loro frutti, sono giá sostituiti da altri sentimenti. Quello che nell’ordine logico è il poi, ha potuto ben nella vita essere il prima; sentimenti anteriori rinascono, spariscono, ripullulano sempre. Questa indocile varietá di sentimenti è però nel tutto insieme come una cittá, dove le vie entrano a modo di laberinto le une nelle altre, ed il prima ed il poi si alternano secondo che tu la percorri da un punto o da un altro, ma di cui possiamo assegnare i confini. O il poeta è in uno stato di riposo, che non esclude l’immaginazione, ma dove domina la riflessione; o è compreso d’un entusiasmo platonico; o è agitato da un sentimento che chiameresti quasi una passione: sono i tre contorni, in mezzo a’ quali errano tutti i suoi sentimenti. Ma nemmeno si può dire, che imo di questi tre indirizzi abbia una certa durata, di maniera che possa chiamarlo il suo stato fisso in un’epoca della sua vita: di sbalzo va d’uno in un altro. E perché?

Perché l’anima non si divide, come noi colla riflessione facciamo; perché il Petrarca non è una natura decisa, che segua risolutamente una via; perché ciascuno di quest’indirizzi porta nel suo fianco gli altri due. In una parola, non solo nell’anima del Petrarca ci è un flutto di sentimenti, ma ce n’è ancora la coscienza; egli sa che quel che vuole oggi, non lo vorrá domani, non vuol mai una cosa veramente e compiutamente. Se adora Laura, come una santa, ci è qualche cosa nel tempo stesso in lui, che gli dice che questa Laura egli l’ama come una donna. E se si abbandona all’amore, ci è sempre quel tale qualche cosa, che gli dice, che quest’amore dee rimanere in certi termini, e che guai a lui! se gli oltrepassi. Perciò nessun sentimento si trova nella sua forma ultima e terminativa; niente è gittato alla ricisa e in contorni crudi; trovi nella poesia i se, i ma, i forse, che erano nel suo animo.