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474 della division d’arcadia

temperamento che tra tanti soggetti eroici ed eruditi si perda di vista e si confonda. E cercherà d’emendare ancora le favole viziosamente interpretate come qualche idillio ha dimostrato. Ed alla fine condurrà la sua letteraria e nobile impresa sotto quelle leggi d’Arcadia, dalle quali l’antica ragunanza essendo riceduta potrebbe sostener da noi giustamente quella guerra che tanto ingiustamente ci ha mossa, per spogliarci del dritto d’Arcadia, che quantunque non vogliamo lor togliere, pur conosciamo ch’a noi unicamente conviene.

Imperoché l’anima d’ogni società civile è la legge, senza la quale il ridotto degli uomini non è corpo civile ma moltitudine e turba, appunto qual divennero Capua e Gerusalemme, delle quali l’una dai Romani, l’altra dai Caldei fu delle sue leggi spoliata; onde Dio al profeta dice: «Loquere ad populum qui non est populus»1. E siccome la vita del popolo nasce dalla legge, così dalla diversità delle leggi diversità di popolo e di vita civile deriva. Onde gli Spartani dagli Ateniesi non tanto dall’attico suolo e dal Peleponneso, quanto dalle leggi di Licurgo e di Solone si distingueano, siccome al contrario Roma e Costantinopoli, quantunque tra loro assai lontane, pur una medesima città per la conformità delle leggi e de’ magistrati componeano. Perloché la vecchia ragunanza la quale ha le leggi e la sua istituzione mutata con passare dal numero determinato all’infinito, con perpetuare l’amministrazione e con ridurre a pochi la facoltà che era tutta del solo commune, ha cangiata ancora natura ed è passata ad un altro genere di corpo civile, perdendo il dritto della sua prima istituzione, il quale s’è tutto per jus accrescendi consolidato nella novella ragunanza, che per ritenere quelle leggi e quella istituzione s’è da’ contraventori segregata. Onde secondo la definizione d’Aristotile, nel libro iii, cap. 3 della Politica, siccome un medesimo coro tragico diventa coro comico per la mutazion del metro, dell’armonia e della legge musicale, così una medesima società civile passa in un’altra società e ragione quando cangia legge e governo: ed in conseguenza la ragunanza vecchia che legge e governo ha cangiato, ha tutte le raggioni della sua primiera istituzione abbandonate alla ragunanza novella che ha quella istituzione ritenuta.

  1. Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore div1