Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, II.djvu/157

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simo gli Empolesi mostrino, così praticando, cervello; ma quanto a giudizio è un altro paio di maniche; una cosa è cervello ed un’altra è giudizio: di vero il primo si frigge ed il secondo no.

Invero quale profitto cavarono gli Asini dalla protervia empolese? Gli Asini sospinti in alto, compito il volo, tornarono in terra più Asini di prima, tutti vi persero la reputazione e quasi tutti vi si fiaccarono il collo; chi ci rimise due gambe sole portò il voto a santo Antonio. Qualcheduno (ogni famiglia conta i suoi scapestrati e avventurosa quella, che non ha da vergognarsi di peggio, qualcheduno de’ miei cugini, a cui riuscì mantenersi in alto più di quello che avrebbe pensato egli ed altri, disprezzò i consigli della esperienza. Misero! troppo tardi conobbe che tutti i nodi giungono al pettine, e che Dio non paga il sabato, ma paga.

Il signor conte di Buffon fu veramente un signore di garbo; egli serbò l’anima linda quanto la parrucca, e non è dir poco, imperciocchè se andando per via gli accadesse gualcirla un tantino, tornava a casa per farsela rimettere in sesto234. Ora il signor conte si degnò pigliare la mia causa in mano e difendermi a spada tratta; questo io non posso mettere in dubbio senza peccare della più brutta colpa che deturpi l’Asino e l’uomo altresì, la ingratitudine, ma al punto stesso mal posso dissimulare