Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. V, 1929 – BEIC 1848561.djvu/361

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nota 355


Pres. ed. V, 176. Anche qui noi preferiamo mantenere la lezione dei codici.

Gher., IV, 188, 7 e n. 1: «Brunsvich... aveva, il decimo dí di maggio, passato l’Adice con l’esercito, nel quale erano... e quattrocento moschetti; e ributtato». Il Gher., riportata la lezione di edizioni precedenti ‘... e quattrocento moschetti con le zatte, e ributtato...’, dice: «I codici V e VI, v, 833 hanno veramente ‘moschetti con le zatte’ perché il cod. III (1000) leggeva originariamente ‘haveva a’ dieci di passato l’Adice con le zatte, et ributtato’. Ma avendo poi l’autore cassato ‘a’ dieci passato l’Adice’, e sostituito e aggiunto ‘il decimo di di maggio’ ecc., doveva anche (mi sembra) cassare ‘con le zatte’». Il Carli osserva: «A me pare che basti mettere una virgola dopo ‘moschetti’, e che tutto torni bene».

Pres. ed. V, 211. Noi manteniamo intiera la lezione dei codici, compreso ‘con le zatte’, che il Guicciardini non ha cassato.

Gher., IV, 216, 1 e n. 1: «rotto». Il Carli giustamente osserva che ‘roppe’ qui significa ‘naufragò’.

Pres. ed. V, 243. Manteniamo la lezione dei codici ‘che roppe’.

Gher., IV, 266, 19 e n. 2: «il contrario, che se bene». In nota il Gherardi riporta la lezione dei codici ‘il che se bene’ e ritiene che ‘il’ si debba ad error di penna. Il Carli non è di tale parere.

Pres. ed. V, 301. Manteniamo immutata la lezione dei codici.

C. P.


L’editore, il curatore dell’edizione e la direzione degli «Scrittori d’Italia», giungendo al termine di questa lunga fatica, ringraziano l’illustrissimo sig. conte Paolo Guicciardini per la liberale concessione a loro fatta di valersi, secondo i peculiari criteri di questa collezione, del testo originale della Storia d’Italia pubblicato da Alessandro Gherardi sotto il patrocinio e la proprietá letteraria di casa Guicciardini.