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Anno XI. Sabato, 14 Dicembre 1912. Num. 50.


Giornale settimanale per le famiglie

IL BUON CUORE

Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE

Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena

E il tesor negato al fasto
Di superbe imbandigioni

Scorra amico all’umil tetto .....

ManzoniLa Risurrezione.

SI PUBBLICA A FAVORE DEI BENEFICATI della Società Amici del bene e dell'Asilo Convitto Infantile dei Ciechi
La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
RosminiOpere spirit., pag. 191.

Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.




SOMMARIO:


Religione. —Vangelo della Domenica quarta d’Avvento.
Educazione ed Istruzione. —Il Valore del Martirio.
Per la pace fra i popoli. —Un istituto di diritto internazionale cristiano.
Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi.
Notiziario. —Necrologio settimanale — Diario.

Onoranze alla Ven. Salma di

S. Ec. Rev. Mons. LUIGI NAZARI

di CALABIANA

Arcivescovo di Milano


(Continuazione v. n. 49).


Alcuni giudizi sul Pontificato di Monsig. di Calabiana



La miglior affermazione Mons. Calabiana l’ha raccolta il giorno 14 novembre 1912. Milano tutta ha dato al suo concittadino eminente e benemerito il tributo di ammirazione come ha manifestato la profonda venerazione per colui che gli fu padre e pastore.

L’eco di quelle onoranze segnerà su quella venerata Tomba una pagina d’oro!

A questa manifestazione eloquente ci piace riprodurre la parola dell’Em. Cardinale Arcivescovo, che nella solenne funzione svoltasi nella Cattedrale disse le ragioni intime perchè Mons. di Calabiana vive e vivrà nella memoria della sua Diocesi.

E dal discorso che sarà pubblicato negli atti della Rivista Diocesana ci permettiamo riferire quanto risponde al nostro pensiero:

«Ma intanto io debbo fermarmi a considerare questa imponente ed eloquente dimostrazione, che, incominciata ieri, dura tuttora, e che somiglia a quella di 19 anni or sono, quando qui mi trovavo ultimo dei Vescovi Lombardi. Erano queste medesime mortali spoglie del compianto Pastore, circondate da numerosa corona di venerandi Prelati, primo tra tutti l’illustre Porporato, che veniva dalla Regina dei mari, e che oggi mite e forte dalla sede di Pietro regge gloriosamente la Chiesa di Dio. Da questo sacro pergamo diceva
le lodi del lagrimato Successore, l’Antecessore suo di sempre cara e santa memoria; e v’erano tutte le classi sociali rappresentate e un’onda di Clero e di popolo, che si agitava in questo augusto, vastissimo tempio vestito a gramaglia.

Ecco lo spettacolo che ora si riproduce: ecco Ecc.mi Vescovi decorare il sacro rito; e delle rappresentanze quale è mai che rimanga a desiderarsi? Primeggiano le rappresentanze auguste: vengono quelle del Governo, della Provincia, della Città: tutta la vastissima diocesi qui si rappresenta: Casale e Savigliano nell’Eccellentissimo Presule Casalese, ed in egregi e ven. Sacerdoti.

Potrei io dispensarmi dall’esprimere la mia viva gratitudine a tutti coloro che in vario modo conferiscono lustro e decoro a queste funebri onoranze? a tutte queste spettabilissime rappresentanze? Alle autorità governative e cittadine pel favore e per la generosità, onde vollero agevolare questa sospirata traslazione? e al Comitato che con diligenza squisita seppe egregiamente provvedere ad ogni cosa? A tutti sieno grazie le più sincere e vive!

Ringrazio adunque, e non posso dissimulare la letizia che m’innonda il cuore. Come non rallegrarmi nel vedere onorato Colui, che, sebbene per breve tempo, io mi ebbi per diletto Padre, come Egli con effusa tenerezza di cuore mostrava di avermi per figlio? Come non rallegrarmi, se in Lui veggo onorato cotanto il santo mio Antecessore in questa illustre sede degli Ambrosii e dei Borromei. A questo pensiero non ho che confondermi nel mio nulla; ma il mio rallegramento non è per me, è per voi quanti siete diletti figli in Gesù Cristo.

Lo comprendo il valore di questa dimostrazione che io già chiamai eloquente, e riesce a vostro onore e a vostro vantaggio; ad onore perchè mostrate i vostri cuori così nobilmente inclinati alla riconoscenza; a vantaggio, perchè manifestate la vostra fede e il proposito d’imparare ancora da questo Padre, che defunctus adhuc loquitur, defunto parla ancora.

Riconoscenza è dovuta pei ricevuti benefizi: e in cinque lustri di Episcopato quanti beni egli ha procurato a numerosissimi suoi figli! Per ben quattro lustri prima beneficò Casale! Casale, che lo ricorda sem-