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498 sud — suppa.

squarcio. Altre forme ger.: as. stukki, ol. bt. stuck, ags. stycce sticce anrd. stykki d’ug. sig. Il senso fondamentale era quello di “qualche cosa di separato o spiccato col colpire”; quindi connettesi a vb. stêchan pungere visto sotto stecco e stocco. Il Kluge suppone che il senso primitivo fosse “qualche cosa di sminuzzato”; e rileva come l’it. abbia preso dal voc. ger. ch’aveva molti significati quasi tutti generici, quello secondario di “scorza, crosta”. Deriv.: stucca-re-tore-tura; stucchinajo.

Sud, mezzodì (Pigafetta † 1531, Moleti). Rispondono: fr. sp. sud, port. sul. Entrò in it. nel sec. 16º mediante le comunicazioni commerciali coi popoli dell’Oceano Atlantico (Olandesi, Fiamminghi, Inglesi) come appare da un passo del Moleti. La base è l’ags. sudh, as. suth, donde ing. south, bt. sudî, ol. zuid. Il tm. è Süden; ma la forma strettamente propria dell’at. è Sund che riscontrasi in parecchi nomi propri di luoghi nell’alta Germania, per es. Sundgau, Sundheim, e deriva da aat. sund, sundar, mat. sunder. Ma la parola come semplice, dice il Kluge, è sparita da un pezzo dal territorio dell’at., del pari che le altre denominazioni dei nomi cardinali. La perdita della n in Süden [mat. sunden, aat. sundan], indica la venuta della parola dal campo del bt.; ma il n. at. ü accenna all’ol. zuid, essendo ol. ui pronunciato in dialetto y. Il ceppo ger. primitivo sunth viene presupposto anche da anrd. sunnan, ags. súthan “da mezzodì”. Questa denominazione sunth è specificamente ger. come Nord, Est e Ovest. Resta dubbio se sunth provenga da zun che appare in got. sunnô sole, e valga perciò “la parte del sole”. Il Mackel pone questa voce fra quelle del 2º gruppo, e sarebbe perciò entrata nel territorio rom. colle invasioni normanne. Ma questo se può valere pel fr. non vale per l’it. dove è penetrato molto più tardi.

Suppa zuppa, pane intinto nel vino od in qualsiasi altro liquore (Dante, Buti, Boccaccio). Non fu ri-