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Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/443

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La festa di Purim. GIOBBE, 1. Satana accusa Giobbe.
duolo in festa; acciocchè li celebrassero, come giorni di conviti e di allegrezza, e da mandarsi messi di vivande gli uni agli altri, e doni a’ bisognosi.

23  E i Giudei accettarono di far ciò che aveano cominciato, e ciò che Mardocheo avea loro scritto;

24  Perciocchè Haman, figliuolo di Hammedata, Agageo, nemico di tutti i Giudei, avea fatta una macchinazione contro a’ Giudei, per distruggerli; e avea tirata Pur, cioè la sorte, per isconfiggerli, e per distruggerli.

25  Ma dopo ch’Ester fu venuta in presenza del re, egli ordinò con lettere, che la scellerata macchinazione che Haman avea fatta contro a’ Giudei, fosse rivolta in sul capo di lui stesso; e ch’egli co’ suoi figliuoli, fosse appiccato al legno.

26  Perciò que’ giorni furono chiamati Purim, dal nome di Pur;1 perciò ancora, secondo tutte le parole di quelle lettere, e secondo quello che aveano veduto intorno a ciò, e quello ch’era pervenuto fino a loro;

27  I Giudei costituirono, e presero sopra sè, e sopra la lor progenie, e sopra tutti quelli che si aggiungerebbero con loro, per istatuto immutabile, di celebrar que’ due giorni, secondo che n’era stato scritto; e ciò, al tempo loro, ogni anno;

28  E che la memoria di que giorni sarebbe celebrata, e che sarebbero solennizzati in ogni età, in ogni famiglia, provincia, e città; e che que’ giorni di Purim non trapasserebbero mai, senza esser celebrati fra i Giudei, e che la lor memoria
non verrebbe mai meno appo la loro posterità.

29  E la regina Ester, figliuola di Abihail, insieme con Mardocheo Giudeo, scrisse, con ogni instanza, per la seconda volta, per confermar le prime lettere intorno a’ giorni di Purim.

30  E Mardocheo ne mandò le lettere a tutti i Giudei, per le cenventisette provincie del regno di Assuero, con parole amorevoli e sincere.

31  Per fermar l’osservanza di que’ giorni di Purim a’ lor tempi; siccome Mardocheo Giudeo, e la regina Ester, aveano loro ordinato; e come eglino stessi aveano preso sopra sè, e sopra la lor posterità; insieme co’ digiuni e con le grida che vi si devono usare.

32  Così il comandamento di Ester confermò l’osservanza di que’ giorni di Purim. E ciò fu scritto nel libro.

Grandezza di Mardocheo.
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  POI il re Assuero impose un tributo alla terra ed alle isole del mare.

2  Ora, quant’è a tutti i fatti della sua potenza e forza; e alla dichiarazione della grandezza di Mardocheo, della quale quel re l’ingrandì; queste cose non son elleno scritte nel libro delle Croniche dei re di Media e di Persia?

3  Perciocchè Mardocheo Giudeo fu la seconda persona dopo il re Assuero, e grande appo i Giudei, e grato alla moltitudine de’ suoi fratelli, procacciando il bene del suo popolo,2 e parlando amorevolmente a tutto il suo legnaggio.




IL LIBRO DI GIOBBE.


Giobbe nella sventura rimane fedele a Dio.
1
  V’ERA nel paese di Us, un uomo, il cui nome era Giobbe; e quell’uomo era intiero e diritto,3 e temeva Iddio, e si ritraeva dal male.4

2  E gli erano nati sette figliuoli, e tre figliuole.

3  E il suo bestiame era di settemila pecore, e di tremila cammelli, e di cinquecento paia di buoi, e di cinquecento asine, con una molto gran famiglia. E quell’uomo era il più grande di tutti gli Orientali.

4  Or i suoi figliuoli andavano, e facevano conviti in casa di ciascun di loro, al suo giorno; e mandavano a chiamare le lor tre sorelle, per mangiare, e per bere con loro.

5  E quando aveano compiuta la volta de’ giorni del convito, Giobbe mandava a santificarli; poi si levava la mattina, e offeriva olocausti,5 secondo il numero di essi tutti; perciocchè Giobbe diceva: I miei figliuoli avranno forse peccato, ed avranno parlato male di Dio nei cuori loro. Così faceva sempre Giobbe.

6  Or avvenne un dì, che i figliuoli di Dio vennero a presentarsi dinanzi al Signore;6 e Satana venne anch’egli per mezzo loro.

7  E il Signore disse a Satana: Onde vieni? E Satana rispose al Signore, e disse: Da aggirar la terra, e da passeggiar per essa.7

8  E il Signore disse a Satana: Hai tu posto mente al mio servitore Giobbe? come nella terra non vi è uomo intiero e diritto,


  1. cioè: La sorte
  2. Neem. 2. 10, Sal. 122. 8,9
  3. Gen. 6. 9; 17.1.
  4. Prov. 16. 6
  5. Gen. 8. 20. Giob. 42. 8
  6. 1Re. 22. 19
  7. Mat. 12. 43. 1 Piet. 5. 8

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