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6 | proemio. |
questa chiamata Iside, significandoti copertamente per mezzo dello scarafaggio, del serpente, dello sparviere e di altri animali, siccome attestano Manetone nell’epitome delle Fisiche, ed Ecateo nel primo libro intorno alla Filosofia degli Egiziani. Innalzare templi e statue a quelli per non sapere la forma del Dio. Il mondo generato, corruttibile, sferico; gli astri esser fuoco, e pel loro temperamento nascere quant’è sulla terra. Eclissarsi la luna quando cade nell’ombra della terra. L’anima sopravvivere e trasmigrare; prodursi le piogge pe’ mutamenti dell’aria. Queste ed altre cose ragionavano sulla natura, al riferire di Ecateo e di Aristagora. Ordinarono leggi anche sulla giustizia, le quali ad Ermete attribuivano. Tra gli animali i più utili reputavano Iddii. Si tengono poi siccome gli inventori della geometria, dell’astrologia, e dell’aritmetica. Così circa l’invenzione.
VIII. La filosofia primamente ebbe il nome da Pitagora, che sè chiamava filosofo, conversando, in Sicione, con Leonte-tiranno de’ Sicionii, o Fliasii, come narra Eraclide pontico nel suo libro dell’Esaminata; imperocchè, diceva, nessun uomo esser sapiente, fuori di Dio. Prima chiamavasi sapienza (σοφός) , e sapiente (σοφός) chi la insegnava, e chi l’acume dell’ingegno con gran cura esercitato vi avea; amico della filosofia chi l’abbracciava.