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CAPO II.



I. Senofane colofonio figlio di Dexio, o, come scrive Apollodoro, di Ortomeno, è lodato da Timone: dice pertanto:

     Non fastoso, censore imperturbato
     Senofane d’Omero.


Scacciato dalla patria fece dimora in Zancle di Sicilia ed in Catania.

II. Non fu, secondo alcuni, discepolo di nessuno, ma secondo alcuni, di Botone ateniese, o, come affermano altri, di Archelao; e dice Sozione che visse a’ tempi di Anassimandro.

III. Scrisse versi epici ed elegie e jambi contro Esiodo ed Omero, censurandone ciò ch’e’ narrarono intorno agli dei, e verseggiò le proprie cose. — È fama che avesse opinioni contrarie a quelle di Talete e di Pitagora, e che rivedesse le bucce anche ad Epimenide. Fu di lunga vita, come dice egli stesso in qualche luogo:

     Sette già sono gli anni oltre i sessanta
     Che per la terra greca il mio pensiero
     Sbattono; ed eran venti cinque allora,
     Dalla nascita mia, prima di questi,
     Se dire il vero intorno ad essi io seppi.