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DIALOGO

DI MALAMBRUNO E DI FARFARELLO

Malambruno. Spiriti d’abisso, Farfarello, Ciriatto, Baconero, Astarotte, Alichino, e comunque siete chiamati; io vi scongiuro nel nome di Belzebú, e vi comando per la virtú dell’arte mia, che può sgangherare la luna, e inchiodare il sole a mezzo il cielo: venga uno di voi con libero comando del vostro principe e piena potestá di usare tutte le forze dell’inferno in mio servigio.

Farfarello. Eccomi.

Malambruno. Chi sei?

Farfarello. Farfarello, a’ tuoi comandi.

Malambruno. Rechi il mandato di Belzebú?

Farfarello. Sí recolo; e posso fare in tuo servigio tutto quello che potrebbe il Re proprio, e piú che non potrebbero tutte l’altre creature insieme.

Malambruno. Sta bene. Tu m’hai da contentare d’un desiderio.

Farfarello. Sarai servito. Che vuoi? nobiltá maggiore di quella degli Atridi?

Malambruno. No.

Farfarello. Piú ricchezze di quelle che si troveranno nella cittá di Manoa8 quando sará scoperta?

Malambruno. No.