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quarto cantare 129

5.
Desta l’Aurora omai dal letto scappa,
E cava fuor le pezze di bucato;
Poi batte il fuoco, e cuocer fa la pappa
Pel suo giorno bambin ch’allora è nato.
E Febo, ch’è il compar, già colla cappa
E con un bel vestito di broccato,
Che a nolo1 egli ha pigliato dall’Ebreo,
Tutto splendente viensene al corteo.
6.
Nè per ancora le Ugnanesi genti
Hanno veduto comparire in scena
La materia che dà il portante2 a’ denti,
E rende al corpo nutrimento e lena;
Perciò molti ne stanno malcontenti,
Che son usi a tener la pancia piena:
E ben si scorge a una mestizia tale,
Che la mastican tutti più che male.
7.
È tra costoro un certo girellaio3,
Che per l’asciutto4 va su i fuscellini5,
Male in arnese, e indosso porta un saio
Che fu sin del Romito de’ Pulcini6.
Ci è chi vuol dir ch’ei dorma in un granaio,
Perc’ha il mazzocchio7 pien di farfallini:
È matto in somma; pur potrebbe ancora
Un dì guarirne, perchè il mal dà in fuora8.

  1. St. 5. A nolo, perchè la sera Febo se ne spoglia ed è costretto di renderlo. (Nota transclusa da pagina 199)
  2. St. 6. Portante è un certo andare dei cavalli. Qui, moto. (Nota transclusa da pagina 199)
  3. St. 7. Girellaio. Stravagante, a cui gira molto il cervello. (Nota transclusa da pagina 199)
  4. Asciutto. Magrezza. (Nota transclusa da pagina 199)
  5. Fuscellini. Sottilissime gambe. (Nota transclusa da pagina 199)
  6. Romito de' Pulcini.Un romito così detto dai molti pulcini che allevava. Essendo egli morto da un pezzo, quel saio che gli era appartenuto, doveva essere assai logoro. (Nota transclusa da pagina 199)
  7. Mazzocchio. Parte del cappuccio; qui, capo. Il senso ascoso di questi due versi è spiegato dal seguente emistichio. (Nota transclusa da pagina 199)
  8. Dà nfuora. Viene alla cute; si fa scorgere con pazzie di nuovo genere. (Nota transclusa da pagina 199)