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132 malmantile racquistato

14.
È suo amico, ed è pur seco adesso,
Salvo Rosata1, un uom della sua tacca;
Perocchè anch’ei si abbevera in Permesso,
E pittor, passa chiunque tele imbiacca;
Tratta d’ogni scïenza ut ex professo,
E in palco fa sì ben Coviel Patacca2,
Che, sempre ch’ei si muove o ch’ei favella,
Fa proprio sgangherarti le mascella.
15.
Or perchè Franco ed egli ogni maniera
Proccuran sempre di piacere altrui,
Di Perlone dan conto, e dove egli era
Di conserva n’andar con gli altri due;
Là dove minchionando un po’ la fiera3,
Il Franco disse lor: questo è colui
Che in zucca non ha punto4; anzi ragionasi
D’appiccargli alla testa un appigionasi5.
16.
Spiacque il suo male ad ambi tanto tanto:
E mentre ei piange ch’e’ si getta via6,
Il pietoso Eravan pianse al suo pianto,
Verbigrazia, per fargli compagnia.
Poi tutto lieto postosegli accanto,
Per cavarlo di quella frenesia,
Di quelle strida e pianto sì dirotto,
Che fa per nulla il bietolon mal cotto7,

  1. St. 14. Selva Rosata. Salvator Rosa, amicissimo del Lippi, è pittore e poeta più celebre del Rovai. (Nota transclusa da pagina 200)
  2. Coviel Patacca. Con questo nome il Rosa recitava da Napoletano. (Nota transclusa da pagina 200)
  3. St. 15. Minchionan la fiera o la Mattea, vale semplicemente minchionare, canzonare. (Nota transclusa da pagina 201)
  4. Punto di sale. (Nota transclusa da pagina 201)
  5. L'appigionasi, come a casa vuota di abitatori. (Nota transclusa da pagina 201)
  6. St. 16. Si getta via. Si dispera. (Nota transclusa da pagina 201)
  7. Bietolon mal cotto. Uomo sciocco. (Nota transclusa da pagina 201)