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202 malmantile racquistato

26.
Or mentre fa il sonnifero il suo corso,
La donna, che più là facea la scorta
(Perocchè avea timor di qualche morso),
Vedendo che la bestia come morta
Sdraiata dorme, e russa com’un orso,
Legno da botte1 fa verso la porta;
E poi, bench’ella fosse alquanto stracca,
Dà una corsa, e in Dite anch’ella insacca.
27.
Perchè d’alloro ha sotto alcune rame,
Vien fatta a’ gabellier la marachella2;
Tal ch’un di lor, ch’arrabbia dalla fame,
Fermate, dice, olà: che roba è quella?
Ti gratterai3, dic’ella, nel forame,
Perch’io non ho qui roba da gabella,
Se non un po’ d’allòr, ch’a Proserpina
Porto, perch’ella fa la gelatina.
28.
S’ell’è, come voi dite, a questo modo,
Ei le risponde, andate pur, madonna;
Perch’altrimenti c’entrerebbe il frodo,
E voi stareste in gogna alla colonna.
Orsù correte pria che freddi il brodo,
Chè la regina poi sarebbe donna
Da farci per la stizza e pel rovello
Buttar a piè la forma del cappello4.

  1. St. 26. Legno da botte fa. S’accosta, come i legni o doghe delle botti fanno tra sè. (Nota transclusa da pagina 276)
  2. St. 27. Marachella. Qui, spia. (Nota transclusa da pagina 276)
  3. Ti gratterai ecc. Non toccherai il guadagno. (Nota transclusa da pagina 276)
  4. St. 28. La forma del cappello. Vedi c. V, 48. (Nota transclusa da pagina 277)