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216 malmantile racquistato

68.
Ora, per queste sue finzioni eterne
Ch’egli ebbe sempre nella mercatura,
Lucciole dando a creder per lanterne,
Sbarbata gli han la lingua e dentatura
Ma in bocca avendo poi di gran caverne,
Perchè non datur vacuum in natura,
Gli hanno a misterio1 in quelle stanze vote
Composto denti e lingua di carote.
69.
Quell’altro ch’all’ingiù volta ha la faccia,
E un diavol legnaiuolo in sul groppone
Gli ascia il legname sega ed impiallaccia,
Facendolo servir per suo pancone;
Un di coloro fu, ch’alla pancaccia2
Taglian3 le legne addosso alle persone:
Sicchè del non tener la lingua in briglia
Così si sente render la pariglia.
70.
Vedi colui ch’al collo ha un orinale,
Cieco, rattratto, lacero e piagato?
Ei fu governator d’uno spedale,
Ov’ei non volle mai pur un malato.
Ora, per pena, ogni dolore e male
Che gl’infermi v’avrebbono portato,
Mentr’alla barba lor pappò sì bene,
Sopr’al suo corpo tutto quanto viene

  1. St. 68. A misterio qui pare che valga a segno di gastigo. (Nota transclusa da pagina 281)
  2. St. 69. Alla pancaccia Vedi c. II, 73 (Nota transclusa da pagina 281)
  3. Taglian ecc. Dicon male di ecc. (Nota transclusa da pagina 281)