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398 malmantile racquistato

44.
Con Dorïano il Furba ecco alle mani,
Di ferro da stradieri impugna un fuso;
E l’altro una paletta da caldani,
E con essa a lui cerca e sbracia il muso;
Ma perchè quei le1 scuote come i cani,
Gli scarica il suo solito archibuso
Ch’egli ha a’ monnini2, e vanne un sì terribile
Che lo flagella e mandalo in visibile3.
45.
Maso di Coccia avria colla squarcina4
Fatto d’ognun polpette e cervellata,
Se a tanto mal non fea la medicina
Col dar sul grifo a lui Salvo Rosata,
Che sapendo ch’ei fa la contadina5,
Vuol ch’e’ faccia però la tombolata;
Ch’essendo presso all’uscio della sala
Lo spinge fuori a tombolar la scala.
46.
Palamidone intanto colla mano
In tasca a Belmasotto andava in volta6,
Per tirarne la borsa in su pian piano
Per carità che non gli fosse tolta;
Ma il buon pensier ch’egli ha riesce vano,
Perch’egli col pugnal se gli rivolta
E fa per caritade anch’ei che muoia,
Acciò la vita non gli tolga il boia.

  1. St. 44. Le. Le percosse. (Nota transclusa da pagina 451)
  2. Monnini. Vedi c. I, 44. Dà a questi monnini il potere di uccidere, per la loro scipitaggine e pel fastidio che ingenerano. (Nota transclusa da pagina 451)
  3. In visibile o piuttosto in invisibile, cioè tanto lontano da non vederlo piú mai. (Nota transclusa da pagina 451)
  4. St. 45. Squarcina. Spada corta e larga. (Nota transclusa da pagina 451)
  5. Contadina. Specie di danza. (Nota transclusa da pagina 451)
  6. St. 46. In volta. Attorno frugando. (Nota transclusa da pagina 451)