Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/47

Da Wikisource.

primo cantare 3

5.
Offerta gliel’avea già, lo confesso;
Ma sommene anche poi morse le mani,
Perchè il filo non va nè ben nè presso1,
E versi v’è che il Ciel ne scampi i cani.
Ma poi ch’ella la vuole, ed io ho promesso,
Non vo’ mandarla più d’oggi in domani;
Chè chi promette, e poi non la mantiene,
Si sa, l’anima sua non va mai bene.
6.
Ma che? siccome ad un che sempre ingo
Del ben di Dio2, e trinca del migliore,
Il vin di Brozzi3, un pane e una cipolla
Talor per uno scherzo4 tocca il cuore5;
Così la vostra idea6, di già satolla
Di que’ libron che van per la maggiore7,
Forse potrà, sentendosi svogliata,
Far di quest’anche qualche corpacciata.
7.
Già dalle guerre le provincie stanche,
Non sol più non venivano a battaglia;
Ma fur banditi gli archi e l’armi bianche
Ed eziam il portare un fil di paglia:
Vedeansi i bravi acculattar le panche,
E sol menar le man sulla tovaglia;
Quando Marte dal ciel fa capolino,
Come il topo dall’orcio al marzolino:

  1. Nè ben nè presso, Tutti intendono: nè bene nè presso a bene. Ma poichè l’immagine è dal tessere, non potrebbe voler dire: il filo non va spedito bene), nè s’accosta (presso agli altri, sì che la tela riesca uguale? (Nota transclusa da pagina 75)
  2. St. 6. Ben di dio. Grazia di Dio, vivande squisite. (Nota transclusa da pagina 76)
  3. Brozzi è luogo sotto Firenze, che dà, o dava, un vino debole. (Nota transclusa da pagina 76)
  4. Per uno scherzo. Per istravizio o tornagusto. (Nota transclusa da pagina 76)
  5. Tocca il cuore. Va al cuore, gusta moltissimo. (Nota transclusa da pagina 76)
  6. Idea. Intelletto mente. (Nota transclusa da pagina 76)
  7. Van per la maggiore. Sono di prima classe; qui, di gran dottrina. Il modo è dai magistrati delle Arti di Firenze, le quali dividevansi in Maggiori o Minori. (Nota transclusa da pagina 76)