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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/453

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352 MEM. STOR. CIV. ED ECCL.


5. Cosicche, o in dette occasioni, o per altre cagioni, Campomarino si rese disabbitato, e cosi appunto si legge ne’ Reggj Quinternioni: Per Campomarino inabitato docati quaranta, nella qual somma veniva obbligato il Padrone, del luogo di quel tempo. E poi ritrovandosi disabitato, vi furono ricevuti gl’Albanesi, ed Epiroti, e ciò seguì nel tempo, che i medesimi vennero ad abitare Ururi, come si è detto in parlarsi di questo luogo, ove della Storia della di loro introduzione in Regno, e questi ritennero il loro Rito, chiamato Italo-Greco, fin’al tempo del Vescovo Catalani, quando fu estinto, e il primo Arciprete di Rito Latino fu D. Angelo Peta, morto l’anno 1732. e in detto tempo di Monsignor Catalani mancò anche in due altre Terre, cioè Portocannone, e Ururi, mentre in S. Croce totalmente è stato estinto coll’erezzione di quella Chiesa Rettorale in Arcipretale, come diremo a suo luogo.

6. Passò questo Feudo in Persona di Andrea di Capua, per concessione, che ne fu fatta dal Re Ferrante, che è lo stesso, che Ferdinando, nell’anno 1495. in ricompenza di fedeltà, a cagione della ribellione del Conte Cola di Montagano, e con esso di Casacalenda, e di molti altri Feudi appartenenti al detto Contado di Montagano, come in parlare di Casacalenda. Questo Andrea era discendente da un altro Andrea di Capua, il quale sotto Ludovico Barbarossa esercitò l’officio di Giudice di questo Imperadore, e fu Padre del celebre Giureconfulto Bartolomeo, il quale fu Protonotario del Regno sotto il Re Roberto, le ragioni del quale difese in Roma, in prefcnza del Papa, e de’ Cardinali con gran valore contro le pretensioni del Re d’Ungarìa, figlio di Carlo Martello, per la successione di questo Reame, e portò la Casa di Capua nello splendore, in cui oggi si trova, come ampiamente ne parlano il lodato Capecelatro. e il Summonte, e nel cap.2. di questo lib.4. qualche cosa si è detto.

7. Campomarino adunque fu Terra Baronale di dominio de’ Duchi di Termoli della detta Famiglia di Capua. Nel 1641. poi fu venduta a D. Orazio Marullo di nobilissima Famiglia della Città di Barletta, con titolo di Marchesato, e nella situazione del Regno del 1669, tra Duchi, e Feudatarj di Capitanata è registrato:Orazio Marullo per la Terra di Campomarino. Ora i Maruli hanno il Solo titolo di Marchesi di Campomarino, e di essa Terra ne tiene la Signorìa il Signor D. Scipione di Sangro, Duca di Casacalenda, trasferita a lui con titolo di compra da venti anni in circa.

8. Ella è tutta murata con porte, e le sue muraglie sono ben forti, per guardarsi dalle scorrerie, e saccheggiamenti, che sogliono fare i Turchi in queste parti del Mare Adriatico. Le sue fabbriche civili sono commode per gl’Abitatori, i quali non curano fasto, o superfluità, e il Palazzo Baronale è fatto a modo di Gastello, come per lo più sono gl’altri, acciocchè sia commodo insieme, e sicuro.

9. Quei, che l’abitano mantengono i costumi, e la lingua della Nazione Albanese, benchè assai corrotta per il mescolamento di qualche nostro idiotismo. Nella numerazione, che stampò il Mazzella nell’anno 1601. si dice in Campomarino fuochi 331. nell’altra del 1626. Campomarino vecchio 135. nuovo 104. e in quella del de Bonis dell’anno 1670. Stampata nel 1671, si registra; Cam-