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foro Busetti (e non, come scrive il Rosmini, Bucetti, chè di Bucetti i Nauni non san nulla) può chiamarsi il Petrarca de’ Nauni. Il suo Canzoniere inedito meriterebbe di essere troppo meglio conosciuto che tante altre inezìe del secolo decimosesto in cui visse. Da Rallo passerà al castello Valer, dominio, come si è detto, della famiglia de’ conti Spaur, dai quali ebbe Vienna il primo suo vescovo. Non si trova forse in nessun luogo un edifizio con una fortissima torre ottangolare qual è quella di questo castello. Credesi opera di qualche Valerio romano. Essa è un’alta specola, dalla quale si vede gran parte della Naunia. Di quivi si rechi a Tassullo, dove potrà osservare con suo dilettamento la chiesa parrocchiale, e in essa una buona pittura sull’altar maggiore. Tassullo è la patria de’ Pilati, tra’ quali è celebre Carlo Antonio, giureconsulto di perspicacissimo ingegno, ma non forte quanto gli bastasse per re-