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D


Da: oltre che moto da luogo, significa attitudine, fine ad alcuna cosa, non dipendenza, e perciò i grammatici riprendono le locuzioni comuni festa da ballo, biglietto da visita, messa da requiem, invece di festa di ballo, biglietto di... etc.

Dactilografia: (dal gr. dáctilon = dito e grafia = scrittura) neologismo invalso in questi ultimi tempi per indicare la scrittura a macchina, molto diifusa oggidì negli uffici e per comporre e per trarre copia da mss. Le prime macchine furono, se non erro, introdotte fra noi dopo il 1883.

Dada: è voce francese infantile come dice il suono istesso delle due sillabe uguali, ed esprime il primo saggio del carminare [to daddle a child è pur espressione inglese], poi il cavalluccio di legno. La parola dada ricorre da noi nel senso traslato francese di idea prediletta, desiderio di persona o cosa a cui il pensiero ritorna. Dàda è pur voce volgare nostra con cui i bimbi chiamano la donna che li mena attorno.

Dado: dicono i meccanici nel senso di testa mobile madrevitata, di forma prismatica qualsiasi.

Dai: e così pure fai, stai scrivono e dicono all’imperativo, seconda persona, alcuni che vogliono seguir da vicino la pronuncia toscana. Il Rigutini, toscano e accademico, e pur uomo pieno di gran rettitudine letteraria, annota «è miglioro ortografia scrivere da’ che da o dai alla fiorentina».

Daltonismo: malattia della vista por la quale non si distinguono bene alcuni colori, specialmente il rosso ed il verde. Questa informità ebbe nome dal fisico inglese G. Dalton (1766-1844) che la descrisse su di sè stesso. È chiamata anche acromatopsia. Dicesi anche daltonismo in senso morale.

D’altronde: fr. d’ailleurs, per per altro, del resto, d’altra parte, o, come preferisce il popolo, poi. In it. d’altronde sarebbe un avverbio di luogo e indicherebbe da altra parte; ma è oramai fuori d’uso. Ora, se sta per morire in senso proprio, perchè mantenerlo in vita in senso metaforico non suo? Così i puristi. Se non che il Rigutini giustamente osserva: «È poi veramente errore? Se io posso dire in senso avversativo d’altra parte; altronde e d’altronde che è il suo equivalente, perchè non lo potrò usare con lo stesso significato?». Questo — aggiungo io — è il problema che si presenta in molti casi di veri o supposti francesismi. La risposta non è dubbia.

Dama dei biscottino: locuzione lombarda di molta e caustica efficacia, ma che tendo ad andare in disuso (V. Porta): indica propriamente la nobildonna che dovendo volendo adempiere ai precetti di Cristo, crede di soddisfarli portando il biscottino al letto dogli infermi dell’ospitale. Troppo lieve fatica per conquistare il cielo! Usasi tale locuzione sprogiativamente per indicare lo signore dell’aristocrazia nera: le dame ascritte a società cattoliche.

Dancing on the barn: o, più brevemente, dancing, specie di ballo che dovette es-