Pagina:Pascoli - Canzoni di Re Enzio-La canzone del Paradiso, 1909.pdf/10

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I bovi per l’erbita cavedagna1
portano all’aia sul biroccio il grano.
Passa il biroccio tra le viti e li olmi,
con l’ampie brasche, pieno di covoni.
5Sotto i covoni va nascoso il carro,
muovono i bovi all’ombra delle spighe.
La messe torna donde partì seme,
da sè ritorna all’aia ed alle cerchie.
I mietitori ai lati del biroccio
10vanno accaldati, le falciole a cinta.
Sul mucchio, in cima, un bel fantino ignudo.2
Tre vecchi gravi seguono il biroccio,
i tre fratelli, un bianco, un grigio, un bruno.
Ma di lontano, dalle gialle stoppie,
15un canto viene di spigolatrici.
Sola comincia Flor d’uliva3 il canto,