53 E corse presto Dodone abbracciare,
E mille volte domandò d’Orlando;
Dodon gli dice, come e’ vuole andare
In Francia, e come e’ lo manda pregando
Che in Danismarche lo vadi a trovare:
E tutti insieme vennonsi accordando
Che si raguni il lor popol pagano,
Per dar soccorso presto a Montalbano.
54 In pochi dì fur fatte molte squadre,
Per dover tutti inverso Francia gire.
Meridiana dice: O caro padre,
Non mi volere una grazia disdire:
Io vo’ provar le mie virtù leggiadre
In Francia, ben s’i’ dovessi morire:
S’io debbo aver da te mai alcun piacere,
Fa’ ch’io sia capitan di nostre schiere.
55 Re Caradoro avea tanto disio
Di ristorar23 del beneficio antico
Rinaldo e gli altri, che rispose: Anch’io
M’accordo al tuo parer; però ti dico
Che tu ti vadi col nome di Dio,
Perchè Rinaldo è stato buono amico:
Quando fu tempo, ci dette il suo aiuto:
Di ristorarlo al bisogno è dovuto.
56 Orlando ed Ulivier siccome amici
Ci hanno trattati, sa tutto il mio regno,
Ne’ casi avversi, miseri e 'nfelici:
Adunque il priego di Dodone è degno,
E ricordar si vuol de’ benefici,
Ch’essere ingrato Iddio l’ha troppo a sdegno.
Merediana fu troppo contenta,
Che in dubio stava alla risposta attenta.
57 E poi si volse a Morgant, e dicia:
E tu con meco, gigante, verrai.
Dicea Morgante: Da tua compagnia
Non dubitar ch’io mi diparta mai;
Così ti giuro e do la fede mia.
Disse la dama: Io ne son lieta assai;
Parmi mill’anni rivedere il conte,
E l’ardito Rinaldo di Chiarmonte.