Vai al contenuto

Pagina:Rosselli - Epulario, 1643.djvu/14

Da Wikisource.

E P E L A R I O   C H E   I N S E G N A

[versione diplomatica]

rimanendo attaccato alla pelle le coſſe molto bene, & impilo di bone coſe, e con bone ſpecie, e togli garofani intieri, e ponegli per il petto è mettili nel ſpedo, e fallo cuocer adagio, & intorno al collo poni vna pezza bagnata, acciò che ’l foco non lo ſecchi troppo, & continuamẽte bagnando la detta pezza, e quãdo è cotto caualo fuori, e riueſtilo con la ſua pelle, & habbi vn’ingegno di ferro fatto in vno tagliero, che paſſi per li piedi del pauone, acciò ch’l ferro non ſe veda, e che ’l pauone ſtia in piedi drito col capo che para viuo, & acconcia molto bene la coda, che faccia la roda Se tu vuoi che getti fuoco per il becco del pauone, togli vn’oncia di canfora, con vn poco di bombaſio fino intorno, e mettilo nel becco del pauone, e mettili vn poco d’acqua di vita, ouer di buon vino grande, e quando vorrai mandar in tauola, appicala il fuoco nel detto bombaſio, & getterà fuoco per buon ſpacio di tẽpo, & per più magnificentia quando il pauone è cotto, ſi può adornare con foglie d’oro battuto, & ſopra il detto oro ponerai la pelle, laqual volle eſſer imbrattata di buone ſpecie, & similmente ſi può far de faſani, & d’ogni vccello.


Per cuocer vn capretto con aglio arosto


Piglia lo capretto, & lardalo molto bene, come vuol eſſer aroſto è mettegli dentro aſſai aglio in ſpighi mondati à modo ſe voleſſe impilottare, ò in lardare, dipoi togli de bon agreſto dui, ò tre roſſi d’oua, due ſpighe d’aglio ben piſto, vn poco di pepe, e vn poco di brodo graſſo, e meſcola queſte coſe inſieme, e ponile in vn vaſo ſotto il capretto, quando ſi roſte, & bagnalo qualche volta con queſto tal ſapore, e quando è cotto, poni il capretto in vn piatello, e poni di ſopra il detto ſapore, e queſto capretto vuol eſſer ben cotto, & mangiato coſì caldo, caldo.

Per cuocere vn capretto alio modo senza aglio.

Piglia il capretto, & lardalo molto bene, come vuol


[versione critica]

rimanendo attaccato alla pelle le cosse molto bene, et impilo di bone cose, e con bone specie, e togli garofani intieri, e ponegli per il petto è mettili nel spedo, e fallo cuocer adagio, et intorno al collo poni una pezza bagnata, acciò che ’l foco non lo secchi troppo, et continuamente bagnando la detta pezza, e quando è cotto cavalo fuori, e rivestilo con la sua pelle, et habbi un’ingegno di ferro fatto in uno tagliero, che passi per li piedi del pavone, acciò ch’l ferro non se veda, e che ’l pavone stia in piedi drito col capo che para vivo, et acconcia molto bene la coda, che faccia la roda Se tu vuoi che getti fuoco per il becco del pavone, togli un’oncia di canfora, con un poco di bombasio fino intorno, e mettilo nel becco del pavone, e mettili un poco d’acqua di vita, over di buon vino grande, e quando vorrai mandar in tavola, appicala il fuoco nel detto bombasio, et getterà fuoco per buon spacio di tempo, et per più magnificentia quando il pavone è cotto, si può adornare con foglie d’oro battuto, et sopra il detto oro ponerai la pelle, laqual volle esser imbrattata di buone specie, et similmente si può far de fasani, et d’ogni uccello.


Per cuocer un capretto con aglio arosto


Piglia lo capretto, et lardalo molto bene, come vuol esser arosto è mettegli dentro assai aglio in spighi mondati à modo se volesse impilottare, ò in lardare, dipoi togli de bon agresto dui, ò tre rossi d’ova, due spighe d’aglio ben pisto, un poco di pepe, e un poco di brodo grasso, e mescola queste cose insieme, e ponile in un vaso sotto il capretto, quando si roste, et bagnalo qualche volta con questo tal sapore, e quando è cotto, poni il capretto in un piatello, e poni di sopra il detto sapore, e questo capretto vuol esser ben cotto, et mangiato così caldo, caldo.

Per cuocere un capretto alio modo senza aglio.

Piglia il capretto, et lardalo molto bene, come vuol


eſſer