Pagina:Settembrini, Luigi – Ricordanze della mia vita, Vol. II, 1934 – BEIC 1926650.djvu/54

Da Wikisource.
48 parte terza - capitolo vi [334]


ne sono piú piene. Anche noi altri italiani patiamo questo. Le opere del Boccaccio e del Firenzuola sono bellissime, eppure son lorde della medesima pece. Anche il rigido Machiavelli nelle sue commedie ne è infetto. Scrivendo io da me mi guarderei bene da queste sozzure: traducendo non posso fare altramente: ma non so se una donna de’ tempi nostri e di tal paese se ne potrebbe offendere. Onde la prudenza mi consiglia di fare altrimenti. Se anch’ella non se ne offendesse, sarei uno sfacciato io a non usare i dovuti riguardi.

Basta, leggi tu: e dimmene l’opinione tua.