Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/269

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e in quello de’ pubblici Appaltatori19 s’incominciò ad osservare fin dal tempo di Augusto1. Ciò, che Caligola erasi trovato costretto di porre in opera rispetto al ceto de’ Cavalieri, lo fece per le stesse ragioni Claudio suo successore in quello dei Senatori, per quanto vi si opponessero le famiglie Romane, e Italiane2. Le antiche famiglie, che Romolo, e dopo l’espulsione dei Re, Lucio Bruto ammesse aveva nel Consiglio, si erano quasi tutte estinte, e quelle medesime inalzate da Cesare, e da Augusto a una tal dignità trovavansi già talmente impoverite che permetter si dovette eziandio ad altri soggetti non nati in Roma, e in Italia l’ingresso nella più illustre Magistratura dello Stato del pari che il consegnimento delle primarie cariche, e dignità3.

I due opposti vizj dei Romani, e vale a dire l’avarizia, e la profusione, produssero indispensabilmeute enormi debiti, e usure. Perciò, quando sotto Tiberio gli spioni, e gli accusatori attaccarono anche coloro, che preso avevano denaro a frutto contra una legge da gran tempo obbliata del Dittator Cesare, allora tutto il Se-

  1. Dio. Cass. 59. 9. pag. 912.
  2. Tac. XI. 23—25. Annal.
  3. Paucis jam reliquis familiarum, quas Romulus majorum, et L. Brutus minorum gentium appellaverunt, exhaustis etiam, quas Dictator Caesar lege Cassia, et princeps Augustus lege Senia sublegere. Ibid.