Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) I.djvu/177

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138 ESCHILO


coro
Leverò, certo, gemito, lugubre,
ché per terra e per mare lo schianto
ci percosse, onde ambasciasi il popolo.
Sonerà misto al gemito il pianto.

serse
Strofe II
Da spalti di navi, sterminio,
il Marte di Ionia,
ne fece, che, agli Èlleni fido,
la pianura del mar fra le tenebre
radeva e l’infausto lido.
coro
Ahimè!, grida, ahimè!, tutto raccontaci10.
Dov’è or degli amici lo stuolo,
dove son quei che presso ti stavano,
qual’era Faràndace,
Pelagóne, Datàme, Susàne,
Agabàte, Susícane, Psàmmide,
che lasciâr d’Agabàtana il suolo?

serse
Antistrofe II
Quando io li lasciai, giú da un tirio
navile piombavano.
Erravano verso le spiagge