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Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) II.djvu/156

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LE COEFORE 153

priva d’ogni speranza
spesso rimango, e l’anima
450cupa tenebra fascia;
poi, súbita baldanza,
all’apparir d’un raggio,
lontana tien l’ambascia.

ELETTRA


Antistrofe scenica IV
Che posso io dire, che affretti l’esito
455della mia brama? Forse i tormenti
che patir debbo dai miei parenti?
Nulla a blandirli vale: implacabile
contro mia madre, come di crudo
lupo, furore, nel seno io chiudo.

IIa PARTE



CORIFEA



Strofe I
460Ario gemito io levo7, a mo’ di prèfica
cissia: le chiome lacero:
su le mie membra le mie mani avventano
dure percosse e fitte,
dall’alto spinte e da lontano: strepito
465levano i colpi su le fronti afflitte.