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EDIPO A COLONO 115

visa: sono altrettanti elementi di terrore e di magia, onde la tragedia si conclude in un prodigioso irraggiamento fantastico. D’un fantastico moderno, quasi shakespeariano. E in esso si concreta, o, meglio, si effonde piú ampia, quella preziosa vena di sensibilità moderna che sporadicamente abbiamo vista qua e là affiorare nelle altre tragedie. E anche per questo lato, nell’«Edipo a Colono» sembrano assommarsi e mostrarsi nel loro massimo fulgore tutte le supreme caratteristiche dell’arte e del genio di Sofocle.

Non vedo ragione per respingere la notizia data nel secondo «argomento» antico dell’«Edipo a Colono», e secondo la quale il dramma sarebbe stato composto dal poeta negli ultimi anni della sua lunghissima vita. Il «Falstaff» di Verdi c’insegna che, come Ercole vinse Tànato, cosí il genio riesce a trionfare anche sulla mortificatrice potenza del tempo.