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sezione prima 239


1333[817] ..... né appo i greci né appo i latini giammai si finse di getto un personaggio [CMA4] tragico, come ultimamente cominciò a fare Torquato Tasso con la tragedia del Turismondo. E ’l gusto del volgo gravemente lo ci conferma.

1334[835] Adunque tutte l’anzidette cose furono propietá..... comuní a’ particolari uomini di tali popoli. Però la sapienza riposta è propia di particolari uomini, né può esser comune a popoli intieri.

CAPITOLO SESTO

1335[853] Ch’i Pisistratidi, tiranni d’Atene, con arte propia di stabilirvisi, ch’è d’ammansire le nazioni feroci con gli studi dell’umanitá, come l’avverte Tacito nella Vita d’Agricola, che gl’introduce nell’Inghilterra, con quel motto: «et humanitas vocabatur, quae pars servitutis erat», eglino disposero e divisero o fecero disponere e dividere i poemi d’Omero.....

1336[856]..... «vilem patulumque orbem», che tutti i commentatori han disperato d’intendere, come dopo tutti ingenuamente il confessa la valorosa donna Dacier, la quale non rimane punto soddisfatta.....

1337[857]..... il qual si deve allogar a’ tempi d’Erodoto. E pur crediamo di farli piacere, perché piú importa ad una nazione scriversi le sue storie che libri di medicina; siccome i romani assai tardi ricevettero i medici, e luminose nazioni tuttavia, come la turca, vivono senza professori di cotal arte.

1338[862] Quasi tutti i popoli della Grecia il vollero lor cittadino; anzi non mancarono di coloro che’l volessero greco d’Italia.