Pagina:Zibaldone di pensieri III.djvu/435

Da Wikisource.
(1881-1882) pensieri 421

si può vedere anche nelle parti. Le cinesi si restringono i piedi. Né uomini né donne non cercano co’ loro vestiarii d’ingrossarsi la vita e la persona, ma d’impiccolirla; anche oltre il naturale e spesso eccessivamente. Il grosso (relativo) non piace mai (almeno fra le nazioni e gli individui e ne’ tempi detti di buon gusto) né nelle forme umane né in qualunque genere di bello. Il delicato, lo svelto delle forme ec., in che cosa consistono fuorché in una rispettiva e proporzionata e corrispondente piccolezza? (9 ottobre 1821).


*   Ho detto che l’amor libidinoso considera piú le altre forme che quelle del viso. Pur è certo che la piú sfrenata, invecchiata ed abituale libidine è molto eccitata dalla significazione, vivacità ec. ec. degli occhi e del viso, e respinta da un’assoluta bruttezza, insignificazione ec. di fisonomia. Anzi forse tali eccitamenti son piú necessarii all’eccessiva ed invecchiata libidine che alla mediocre. (1882)

Del resto l’amore veramente sentimentale, quello di un giovane o una giovane inesperta e principiante, non considera, non si riferisce, non trova indispensabile ec. che la bellezza (benché relativa) del volto. Una persona di volto definitamente non bello o che tale non paia loro, non sarà mai oggetto di amore alle dette persone, per bella ch’ella sia nel resto; almeno senza circostanze particolari e lunghe relazioni ec. ec (9 ottobre 1821).


*   Alla p. 1825. L’amor di Dio, nello stato che il cristianesimo chiama di assoluta perfezione, non è né può essere che un amor di se stesso applicato al solo ben proprio e non a quello de’ suoi simili. Or questo appunto è ciò che si chiama egoismo (9 ottobre 1821).


*   Qual differenza fra il vestiario de’ nostri contadini e il cittadinesco! Eppure, perché siamo avvezzi