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Pagina:Zibaldone di pensieri V.djvu/175

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168 pensieri (3070-3071-3072)



*    Benedetto Buommattei nell’Orazione delle lodi della lingua toscana detta da lui l’anno 1623 nell’Accademia Fiorentina (Vita del Buommattei in fronte alla sua grammatica, edizione Napoli, 1733, p. 22, principio), verso il fine, cioè nella succitata Raccolta di Torino, p. 299, fine - 300, e appié della sua grammatica, edizione cit., p. 273, fine, dice della universal  (3071) diffusione della lingua toscana a quel tempo ciò che ivi puoi vedere (30 luglio 1823).


*    Dompter da domitare, inseritoci il p, come in emptus, sumptus (sumpsi ec.) e simili, e come alcuni fanno in temptare che nel codice de Repubblica di Cicerone è scritto temtare, come anche si scrive emtus, sumtus, peremtus ec. 1 E il Richelet nel dizionario scrive domter con tutti i suoi derivati similmente e vuol che si pronunzi donter, dontable ec., cosí anche altri dizionari moderni. Cosí dompnus e domnus contratto da dominus. E a questo discorso appartiene la voce somnus fatta da ὕπνος, e, come dice Gellio, da sypnus - o supnus-sumnus-somnus. Vedi il glossario se ha niente che faccia a proposito (31 luglio 1823).


*    Alla p. 3057. Similmente angustia per angoscia (ch’é corruzione di angustia) o in simile significato par che venga dal greco, quanto cioè alla metafora. Στενοχωρίαι, in questo senso e in San Basilio Magno nell’Omilia o sermone (λόγος) περί εὐχαριστίας de gratiarum actione,Opp., edizione Garnier, t. II, p. 26, D, cap. 3. È da veder però se tali metafore vennero a noi da’ greci, o a’ greci dal latino (vedi, per esempio, Forcellini in angustia: anche noi diciamo in tal senso strette, strettezza ec.) o dal latino-  (3072) barbaro. Vedi

  1. Veggasi la p. 3761, fine.