Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1848/Prefazione

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PREFAZIONE


Solenne di sventure e di glorie, di speranze e di disinganni ci si affaccia nella storia d’Italia l’anno 1848. — Gli Statuti proclamati e la guerra felicemente iniziata sembravano mostrar vicina l’ora del l’indipendenza e della libertà.

Non bastò per allora quel magnanimo slancio! — La guerra, pur gloriosa sempre, fu infelice; e di quel memorabile movimento solo rimase e dura, mercè la lealtà del Principe ed il senno del Popolo, lo Statuto Subalpino. — E mentre negli altri Stati Italiani la voce dei Parlamenti veniva soffocata, qui, in questa estrema parte della Penisola, quasi tempio di Vesta destinato a custodire accesa la fiamma per tempi migliori, la tribuna nazionale, intorno a cui vennero a raccogliersi le più elette intelligenze proscritte dalle altre Provincie, teneva viva la libera parola d’un popolo generoso, a cui nuovi auspizi paiono augurare alti destini.

Ond’è che, se generalmente gli atti delle Assemblee legislative sono documenti per sè importanti come quelli che riflettono la vita [p. vi modifica]d’un paese, assumono importanza molto maggiore quelli del Parlamento Sardo, dappoichè in esso non solo vennero agitati gl’interessi particolari del Regno, ed ebbero iniziamento le riforme che diventavano col nuovo ordine di cose una necessità, ma trovarono un’eco ed un appoggio le più nobili aspirazioni del pensiero italiano.

Ora poi che per un atto di ardita politica e pel valore singolare de’ nostri prodi soldati, i quali sulle rive della Cernaia rivendicano così gloriosamente le sventure patite nel 1849 e rimettono in nuovo onore il tricolore vessillo, l’Italia rientra nella politica attiva di tutta Europa, ora che più che mai gli sguardi degl’Italiani si appuntano in questo nostro Piemonte quasi a trarne speranze di migliori dì, la nostra ringhiera non può non ridiventare la ringhiera di tutta la Nazione.

Eppertanto se per chiunque ama seguire passo passo la pubblica manifestazione della nostra vita politica, per chiunque desidera ricorrere ai fonti più positivi della nostra novella legislazione, per chiunque vuol istudiare il movimento e le tendenze di tutte le opinioni, abbiam divisato di fare una ristampa degli atti delle nostre Camere legislative, speriamo non sarà trovato ingeneroso il pensier nostro. E ciò osiamo sperare tanto più francamente, dacchè l’opera nostra supplirebbe, per una parte, ad un vuoto lasciato dal l’esaurimento dell’edizione ufficiale, e per l’altra, riguardo al 1848 ed al 1849, riempirebbe una lacuna troppo sensibile nella nostra istoria contemporanea. — In quei due anni, pel rapido passaggio ad un nuovo ordinamento politico e per l’agitazione degli animi per cossi dalle straordinarie vicende, non si pensò o non si potè così tosto dare ordine e perfetta regolarità alla redazione delle [p. vii modifica]discussioni parlamentari. Per lo che molti discorsi e parecchi documenti non vennero pubblicati, o lo furono imperfettamente. Posti noi in condizione di supplire a tali difetti, stimiamo fare coll’opera che intraprendiamo atto non indegno della benevolenza di quanti hanno amore al loro paese.

E questo è il più caro compenso che ci auguriamo.

DISTRIBUZIONE DELL’OPERA


La ristampa comincia dalla prima sessione del Parlamento, cioè dall’8 maggio al 30 dicembre 1848. L’edizione è divisa in tre volumi, uno dei quali comprende i documenti comuni o speciali alle due camere, e gli altri le discussioni che rispettivamente ebbero luogo in esse durante la sessione suddetta. Questo sistema verrà pure seguito nella ristampa degli anni successivi, come quello, che oltre a molti altri vantaggi, offre una maggiore chiarezza, facilita le ricerche, ed arreca una notevole economia.

Il presente volume che pubblichiamo per il primo, e che intitoliamo dei Documenti, contiene tutti i progetti di legge, le proposte e le relazioni che furono presentati sia al Senato del Regno come alla Camera dei Deputati tanto per iniziativa parlamentare che ministeriale, durante l’intiera Sessione succitata. Detti progetti con le relazioni e modificazioni che subirono nell’una e nell’altra Camera sono raccolti per ordine cronologico, per cui il lettore ha subito sott’occhio, come in un quadro, il corso di una data legge.

Nei rispettivi volumi delle discussioni si faranno rinvii con apposite note a questo volume dei Documenti nella parte che quelle [p. viii modifica]avranno rapporto con questi, senza dovere, come si fa in oggi, riprodurli nei rendiconti di ambedue le Camere: e di qui la maggiore chiarezza, la facilità delle ricerche e l’economia di sopra accennate.

Non pochi di quei progetti e di quelle relazioni sono inediti, e furono desunti dagli archivi del Senato e della Camera, a cui ci venne gentilmente fatta facoltà di attingere. La raccolta fu inoltre arricchita dei regolamenti delle due camere, dell’elenco dei Senatori e dei Deputati, e di un copioso indice delle materie contenute nel volume, in capo a cui fu posto lo Statuto e la legge elettorale come base degli Atti Parlamentari che stiamo ristampando.

Quanto è poi ai volumi delle discussioni che verranno pubblicati fra breve, conterranno essi i dibattimenti ch’ebbero luogo nelle due Camere nel periodo di tempo preaccennato. A questo proposito conviene notare che quanto è facile in oggi alla stenografia di raccogliere esattamente i discorsi che si pronunziano, altrettanto difficile era allora, per cui noi, volendo dare al nostro lavoro il maggior grado di perfezione possibile, abbiamo ricorso ai più importanti giornali che si pubblicavano in quel tempo, e coll’appoggio di essi, dei verbali ufficiali, e della stenografia ordinammo le singole sedute, imitando in questo l’esempio datoci dal Belgio nella riproduzione degli atti del suo Congresso Nazionale. Del rimanente alcune avvertenze, che precederanno quei volumi, daranno gli opportuni schiarimenti al riguardo.

Torino, 20 novembre 1855.