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Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1053

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[p. 369 modifica] voltandoli nel loro linguaggio. E generalmente l’uso de’ padri ec. latini nella Chiesa e scrittori greci fu sempre senza paragone minore di quello delle autorità greche nella Chiesa e scrittori ecclesiastici latini, non ostante la riconosciuta supremazia della Chiesa Romana (15 maggio 1821).


*    Considerando per una parte quello che ho detto p. 937 seguenti, intorno alla naturale ristrettezza e povertà delle lingue, e come la natura avesse fortemente provveduto che l’uomo non facesse fuorché picciolissimi progressi nel linguaggio, e che il linguaggio umano fosse limitato a pochissimi segni per servire alle sole necessità estrinseche e corporali della vita; e per l’altra parte considerando le verissime osservazioni del Soave (Appendice 1 al capo II, lib. 3 del saggio di Locke) e del Sulzer (Osservazioni intorno all’influenza reciproca della ragione sul linguaggio, e del linguaggio sulla ragione, nelle Memorie della R. Accadem. di Prussia e nella Scelta di Opuscoli interessanti, [p. 370 modifica]interessanti, Milano 1775, vol. IV, p. 42-102) intorno alla quasi impossibilità delle cognizioni senza il linguaggio e, proporzionatamente, della estensione e perfezione ec. delle cognizioni senza la perfezione ricchezza ec. del linguaggio; considerando, dico, tutto ciò, si ottiene una nuova e principalissima prova di quanto il nostro presente