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Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1230

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[p. 18 modifica] (divenuti poi comuni in Europa ec.), nella qual lingua conosciamo i libri ebraici. Oltre che l’ebraica filosofia è pure inesatta, come ho spiegato di sopra, e quindi tanto meno copiosa ne’ termini, e meno precisa ne’ loro significati ec. ec. ec. (26 giugno 1821). [p. 19 modifica]


*    Da repere che anche il Forcellini dice esser metatesi di ἔρπω, oltre l’inerpicare, del quale ho detto altrove, ed oltre il latinismo repere, che nella Crusca ha un esempio di Dante e uno del Soderini, ebbero i nostri antichi anche ripire, voce italiana d’uso e volgare in quei tempi, come sembra, e adoprata anch’essa nel significato di inerpicarsi, ἀνέρπειν, o di salire, montar su, come puoi vedere ne’ due esempi delle Storie Pistolesi nella Crusca e in questi della Storia della Guerra di Semifonte scritta da M. Pace da Certaldo, Firenze 1753, il quale autore fu tra il duecento e il trecento. Gli Fiorentini appoggiate le scale di già ripivano (p. 37): e videro... alcuni già avere appoggiate le scale, e far pruova di ripire (p. 46). Esempi portati nella Lettera a V. Monti di Vincenzo Lancetti, Proposta di alcune correzioni ed Aggiunte al Vocabolario della Crusca, vol. II, par.1, Milano 1819; Appendice, p. 284. Quindi ripido, cioè Erto, Malagevole a salire, spiega la Crusca, e ripidezza , astratto di ripido, voci non latine: e da repere, repente, per molto erto, ripido, dice la Crusca, che ne porta due