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Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1386

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[p. 129 modifica] italiana, intorno alla forma che le conveniva, applicandola alla letteratura, vale a dire, insomma, alla sua forma conveniente o le ne diede una ch’ella ha poi del tutto abbandonata e che le divenne subito affatto sconveniente. Dunque la lingua italiana, almeno quanto alla prosa, ch’é il principale, non era ancora formata; il Boccaccio non valse a formarla, anzi errò di gran lunga. Come dunque la lingua italiana fu formata dai detti tre? come fu formata nel trecento, se il principale prosatore italiano di quel secolo e l’unico che appartenga alla letteratura, non conobbe la sua forma conveniente e se non può servire di modello a veruna prosa? (25 luglio 1821).


*    Quanto la civilizzazione per sua natura tenda a conformare gli uomini e le cose umane, come questo sia l’uno de’ principali suoi fini, ovvero de’ mezzi principali per conseguire i suoi fini, si può vedere anche nella lingua, nell’ortografia, nello stile largamente considerato, nella letteratura ec. Tutte cose tanto