Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1623

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[p. 271 modifica] di qualunque natura gli piaccia ed aver con loro qualunque rapporto gli piaccia, anche nessuno ec.

L’infinita possibilità che costituisce l’essenza di Dio è necessità. Da che le cose esistono, elle sono necessariamente possibili (una sola e menoma cosa che oggi esistesse basterebbe a dimostrare che la possibilità è necessaria ed eterna). Se nessuna affermazione o negazione è assolutamente vera, dunque tutte le cose e le affermazioni ec. sono assolutamente possibili. Dunque l’infinita possibilità è l’unica cosa assoluta. Ell’è necessaria, e preesiste alle cose. Quest’esistenza non l’ha che in Dio. Quest’ultimo pensiero merita sviluppo. Vedi p. 1645, capoverso 1 (3 settembre 1821).


*   Circa le differenti qualità che i diversi organi percepiscono negli oggetti, come altrove dissi, vedi Dutens, par. I, cap. 3, § 40 e tutto quel capo (3 settembre 1821).


*   Si sfuggono le buone opere comandate dal dovere, e si fanno di buona voglia quelle che si fanno per propria volontà. I contadini contrastano al padrone ciò che possono, danno però volentieri agli amici, e [p. 272 modifica]spesso rubano a quello per donare a questi, senza nessun profitto proprio (4 settembre 1821).


*   Si danno certe combinazioni di naturale