Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1792
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e imperfetto indipendente da tutto ciò che è; ma rende tutti gli esseri possibili assolutamente perfetti, cioè perfetti per se, aventi la ragione della loro perfezione in se stessi e in questo, ch’essi esistono cosí e sono cosí fatti; perfezione indipendente da qualunque ragione o necessità estrinseca e da qualunque preesistenza. Cosí tutte le perfezioni relative diventano assolute e gli assoluti, in luogo di svanire, si moltiplicano, e in modo ch’essi ponno essere e diversi e contrari fra loro; laddove finora si è supposta impossibile la contrarietà in tutto ciò che assolutamente si negava o affermava, che si stimava assolutamente e indipendentemente buono o cattivo; restringendo la contrarietà e la possibilità sua a’ soli relativi e loro idee (25 settembre 1821).
* La filosofia sarebbe capace di dare all’animo quel torpore e quella possibile noncuranza che ho detto esser piacevole. Ma come questa, benché assopisca la speranza, nondimeno in fondo la contiene, anzi talvolta l’accresce, mediante lo stesso non curarsi di nulla e la stessa disperazione,