Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2046
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dell’altro, ma anzi la dimostra (3 novembre 1821).
* Chi vuol vedere come le facoltà umane sieno tutte acquisite e la differenza che passa fra l’acquisito e il naturale o innato, osservi che tutte le facoltà, di cui l’uomo è capace, sono maggiori assai nell’uomo maturo (e civile ec.) che nel fanciullo, se pur questi non ne manca affatto, e crescono insieme coll’uomo: laddove le inclinazioni che sono ingenite e ben diverse dalle facoltà, generalmente parlando, come qua e là ho mostrato di questa o di quella e come si può dire di tutte, purché sieno naturali e non acquisite anch’esse, sono tanto maggiori, piú vive, notabili, numerose ec. quanto l’uomo è piú vicino allo stato di natura, cioè o fanciullo o primitivo o selvaggio o ignorante ec. E quantunque le facoltà umane crescano coll’età e dell’individuo e de’ popoli o del mondo, nondimeno, essendovi due generi di disposizioni ad