Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2306

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[p. 159 modifica] ostinazione, risolutezza di non cedere, (e come avrebbero voluto sottostare al governo di animali, di fiere ec.? come dunque a quello di uomini creduti d’altra specie?) disperazione di esser vinto, schiavitú, depredamenti, incendi, distruzioni degli alberghi e dei paesi, delle sostanze e delle persone dei vinti; quindi tutti gli altri effetti dell’antico odio nazionale, che altrove ho specificati e che sono parimente moderni nei selvaggi, barbari ec. (29 dicembre 1821).


*    Alla p. 1283, principio. Io sospetto di aver trovato effettivamente questa radice hil nell’antichissimo latino. Osservate. Nihilum, è quasi ne hilum, dice il Forcellini e seco gli etimologi. 1 E non v’é questione, perocché Lucrezio dice neque hilo ec. rompendo il composto, in vece di nihiloque, come solevano gli antichi latini, massime i poeti (come Plauto disque trahere per et distrahere) e questi anche a’ buoni secoli: e cosí i greci. Né solo Lucrezio ma altri, che vedi [p. 160 modifica]nel


Note

  1. Vedi anche il Forcellini in Per hilum.