Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/268

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[p. 355 modifica] e naturalissimi. L’uomo di sentimento, senza gesti né moti forti, lo prenderà per la mano, o al piú l’abbraccerà lentamente, e resterà qualche tempo in questo abbracciamento o in altra positura, non dando segno della gioia che prova se non colla immobilità della persona e dello sguardo, e forse con qualche lacrima, e mentre il di dentro è diversissimo, il di fuori sarà quasi quello di prima. L’uomo ordinario, o l’uomo di sentimento affievolito e intorpidito dall’esperienza del mondo e dalla misera cognizione delle cose, insomma l’uomo moderno, conserverà di dentro e di fuori il suo stato giornaliero, non proverà emozione se non piccola, minore ancora di quello che forse si aspettava; ed o che lo prevedesse o no, quello sarà per lui un avvenimento ordinario della vita, uno di quei piaceri che si gustano con indifferenza e che appena arrivati, quando anche voi lo desideraste ansiosamente, vi par freddo e ordinario e incapace di riempiervi o di scuotervi. Vedi p. 270, capoverso 1. [p. 356 modifica] *   Chi non ha uno scopo non prova quasi mai diletto in nessuna operazione. Eccetto quelle che sono piacevoli per se stesse e nell’atto (e sono ben poche, e il piacere che danno è sommamente inferiore all’aspettazione), tutte le altre non sono dilettevoli se non fatte con uno scopo e una speranza e un’aspettativa