Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2963

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[p. 103 modifica] genere di cose (giacché la convenienza non è una qualità che componga il bello, una parte che entri nella composizione del bello, ma il bello consiste in essa, essa è il bello, e viceversa il bello è convenienza e non altro).

1o, La gioventú si chiama bella, come si chiama bello un color vivo. Né l’una né l’altro meritano questo nome filosoficamente. La bellezza loro non è convenienza: ma il bello filosofico non è altro che convenienza. Quello che ci porta a chiamar bella la gioventú non è giudizio ma inclinazione. Il piacere che deriva dalla vista della gioventú non si percepisce per via del giudizio ma della inclinazione, e quindi non spetta alla bellezza. Altrimenti gli uomini diranno che l’esser donna assolutamente è bellezza, [p. 104 modifica]perch’essi veggono con piú piacere una donna che un uomo. Ma le donne diranno al contrario. Queste qualità non hanno a far niente col bello filosoficamente definito. Esse spettano alla considerazione del piacere che nasce dall’inclinazione,