Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3218

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[p. 252 modifica] l’uno all’altro. E per lo contrario interviene spessissimo che quelle successioni de’ tuoni, le quali per il popolo sono squisitissime, carissime, bellissime, spiccatissime e dilettosissime melodie, non ardisco dire non piacciano agli orecchi degl’intendenti, ma con tutto ciò dispiacciano al loro giudizio, e ne sieno riprovate, tanto che per essi talora non sieno neppur melodie quelle che per tutti gli orecchi e per li loro altresí sono melodie [p. 253 modifica]distintissime, evidentissime, notabilissime e giocondissime. Il che si può vedere in fatto nel giudizio degl’intendenti circa il comporre di Rossini, e generalmente circa il modo della moderna composizione, la quale da tutti è sentita esser piena di melodia molto piú che le antiche e classiche e da chiunque sa è giudicata non reggere in grammatica ed essere scorrettissima e irregolare. Tutto ciò non per altro accade se non perché gl’intendenti giudicano, e giudicando sentono (cioè col fattizio, ma reale sensorio dell’intelletto e della memoria), secondo i principii e le norme della loro scienza; e i non intendenti sentono e sentendo giudicano secondo le loro assuefazioni relative al proposito. Le quali assuefazioni segue e si propone