Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3232

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[p. 261 modifica] assuefatto a udir musiche. E delle composizioni successive di note, altre riescono melodie a tutti gli orecchi, altre a quelli di chiunque è pure un poco intendente (cioè assuefatto), altre ai mezzi-intendenti piú avanzati, altre ai soli veri e perfetti intendenti, ed altre a questi piú a quelli meno, o viceversa eccetera. E cosí il giudizio e il senso della melodia sempre nasce e dipende ed è determinato dall’assuefazione o dalla cognizione di leggi che non hanno la loro ragione nella natura universale, ma nell’accidentale e particolare uso presente o passato, e in altre tali cose, le quali leggi ho chiamato di sopra arbitrarie.

E tutto ciò sia aggiunto per ispiegare e distinguere e quasi classificare quello ch’io intenda per popolare nella musica, per melodia popolare, e per assuefazione degli orecchi determinante la scambievole convenienza delle note nella loro scambievole successione e collegamento.

Del resto poi le assuefazioni che di sopra ho chiamato αὐτόματοι del popolo (voglio dire dell’universale) nascono ed hanno origine da varie cagioni, e fra l’altre dalla natura, indipendentemente però da veruna naturale