Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3340

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[p. 327 modifica] moderne e conformi ai tempi, e quindi lo spirito e il carattere nazionale, moderno, distinto, determinato ec. Dante diede l’esempio, aprí e spianò la strada, mostrò lo scopo, fece coraggio e col suo ardire e colla sua riuscita agl’italiani: l’Italia alle altre nazioni. Questo è incontrastabile. Né il fatto di Dante fu casuale e non derivato da ragione e riflessione, e profonda riflessione. Egli volle espressamente sostituire una lingua moderna illustre alla lingua latina, perché cosí giudicò richiedere le circostanze de’ tempi e la natura delle cose; e volle espressamente bandita la lingua latina dall’uso de’ letterati, de’ dotti, de’ legislatori, notari ec., come non piú convenevole ai tempi. Il fatto di Dante venne da proposito e istituto, e mirò ad uno scopo, e il proposito, l’istituto e lo scopo quanto spetta al nostro discorso1 (siccome eziandio la scelta e l’uso de’ mezzi), [p. 328 modifica]fu da acutissimo, profondissimo e sapientissimo filosofo. Veggasi il Perticari nel luogo citato (2 settembre 1823).


*    I francesi amano di usare il numero ordinale pel cardinale. Louis catorze, livre deux etc.

Note

  1. Perocché anche altri istituti egli seguí, ed altri fini si propose, tutti bellissimi e savissimi, ma che non appartengono al nostro proposito.